Scrivere per farsi leggere

Chiariamo subito una cosa: chi scrive, si spera, lo fa innanzitutto per esigenza, un’esigenza personale che arriva da dentro, perché sente di avere una storia da raccontare. Quindi lo fa prima di tutto per sé stesso. Ma c’è una differenza dallo scrivere pensando soltanto a sé stessi o pensando di scrivere anche per gli altri.

Perché se nel primo caso devi fare i conti nient’altro che con la stanza in cui scrivi, nell’altro caso invece ti rivolgi ai lettori, che stanno fuori dalla finestra della tua stanza. E quindi c’è bisogno di una sensibilità diversa.

Se stai scrivendo un romanzo o un racconto che vorresti poi arrivare a pubblicare, allora scrivere pensando soltanto a te stesso non basta. Ed è un errore che fanno in tanti all’inizio. Perché credono che basti scrivere la storia che sentono dentro che in automatico questa abbia diritto di arrivare ai lettori.

Solo che no… non funziona proprio così.

Quando si scrive per arrivare a farsi leggere la responsabilità aumenta. Questo significa imparare a conoscere a fondo i meccanismi della scrittura e il solco editoriale in cui il tuo romanzo mira a inserirsi, e dunque conoscere bene il target a cui ti stai rivolgendo (ricordi il target? Se non lo ricordi, corri a recuperare l’articolo qui).

Per cui ecco alcuni consigli che posso darti.

Non essere autoreferenziale, quanto piuttosto originale.

Non creare un romanzo didascalico, che va avanti a spiegazioni. Ma ciò che vorresti raccontare, fa sì che sia sempre funzionale al motore della storia. Perché ricorda: il tuo scopo è intrattenere, non annoiare.

Per cui domandati: che tipo di romanzo voglio scrivere?

Fai quindi attenzione al lessico e al registro linguistico che utilizzerai.

Se, poi, hai scritto un romanzo per ragazzi dal target 10+ che magari è anche un buon romanzo, ma è lungo 1 milione di battute, allora c’è un problema. Perché una ragazza o un ragazzo di quell’età difficilmente finirà per acquistare un libro così lungo. Dovrà essere accorciato, editato, rivisto. Probabilmente anche riscritto, se ne avrai l’umiltà e la forza.

Ma ti assicuro che nel momento in cui inizierai a scrivere guardando fuori dalla finestra di camera tua, allora arriverai a scoprire un mondo sterminato che ti sorprenderà. E che saprà renderti anche uno scrittore migliore.

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